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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum III,78
 
originale
 
[78] Sic, si homines rationem bono consilio a dis immortalibus datam in fraudem malitiamque convertunt, non dari illam quam dari humano generi melius fuit. Ut si medicus sciat eum aegrotum, qui iussus sit vinum sumere, meracius sumpturum statimque periturum, magna sit in culpa, sic vestra ista Providentia reprendenda, quae rationem dederit is, quos scierit ea perverse et inprobe ussuros. Nisi forte dicitis eam nescisse. Utinam quidem; sed non audebitis, non enim ignoro, quanti eius nomen putetis.
 
traduzione
 
78. Allo stesso modo se gli uomini sfruttano a scopo di inganno e di malizia la ragione che gli d?i hanno loro concessa a fine di bene, meglio sarebbe stato negare che concedere tale privilegio. Come sarebbe colpevole quel medico che avesse ordinato ad un ammalato di bere del vino pur sapendo che questi ne berrebbe di troppo puro con imminente pericolo di vita, cos? andrebbe rimproverata codesta vostra Provvidenza per aver concessa la ragione a gente di cui sapeva in anticipo che se ne sarebbe servita in modo errato e disonesto. A meno che voi ammettiate che essa non lo sapesse. E fosse davvero cos?! Ma voi non oserete affermare questo: so quale stima avete del suo nome.
 

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